venerdì 30 giugno 2017

Debito estinto


IL DEBITO NON E0' PIU' UN PROBLEMA PER COLORO CHE SI LIBERANO DELLA VALUTA FIAT E LA SOSTITUISCONO CON LE CRIPTO





i debiti mondiali hanno raggiunto la assurda cifra di 217 mila miliardi, ovvero il 327% della ricchezza prodotta in un anno nel mondo (pil)

Pensate che solo agli inizi degli anni 2000 eravamo a 86 mila miliardi, pari al 246% della ricchezza prodotta nel mondo.

come vi racconto  da tempo i soldi che avete in tasca non rappresentano oro ne ricchezza di un paese ma solo DEBITI.  debiti che crescono molto di piu' dell'economia reale.
Il sistema sta per implodere....in questi ultimi anni le banche centrali hanno comprato tempo iniettando debito debito e ancora debito...azzeranno di tassi di interesse ...FACENDO COSE CONTRO NATURA...
questo sistema per continuare a esistere e crescere ha bisogno di nuova ricchezza che SOSTITUISCA LA VECCHIA.
il registro pubblico fiduciario non solo elimina la burocrazia e l'intermediazione , ma crea nuovo alvoro e nuovo servizio.
La blockchain porta con se la possibilita' di capitalizzare con tutti i progetti che nascono e nasceranno 30.000 miliardi contro gli attuali 100 miliardi.


iL DEBITO PUO' ESSERE COMBATTUTO SOLO CON UNA CREAZIONE DI NUOVO VALORE , UNA NUOVA ASSET CLASS CAPACE DI PROMUNOVERE CRESCITA E SVILUPPO DI LUNGO PERIODO.

venerdì 23 giugno 2017

Grazie di esistere

Bolla immobiliare, nuovo round








Questa è una storia che abbiamo già visto. La cosa sorprendete è che continua ad accadere senza che la maggior parte delle persone se ne accorga. Peggio, la maggior parte delle persone pensa che sia fisiologico. Non lo è. È per questo motivo che sono tornati a considerare le loro case come un bancomat. L'euforia pre-2008 nel settore immobiliare ha portato le famiglie americane ad accendere ipoteche in sequenze sulle case di proprietà e spendere i finanziamenti in beni di consumo. Inutile dire che questa strategia è fallimentare nel lungo periodo. È letteralmente la fase terminale di un ciclo economico che pesca tra gli "sciocchi più sciocchi" quelle vittime che saranno scaraventate nel bust. Sebbene si possa aver pietà di coloro che hanno subito pignoramenti e hanno perso uno dei beni più importanti nella loro vita, è un destino che essi stessi hanno aiutato a formare.

Nessuno ha puntato loro una pistola costringendoli a recarsi in banca per accendere ipoteche su ipoteche. Non avendo a disposizione un quadro economico teoricamente coerente, si lasciano guidare come banderuole dai venti che soffiano. Rifinanziare la propria casa costa poco? Perché non farlo? Chi se ne importa degli interessi e della sostenibilità della pratica in quanto tale? I banchieri credono fermamente in un motto che ha segnato gran parte di questi tempi: "Nel lungo periodo siamo tutti morti." Peccato che nessuno sappia quanto sia "lungo" suddetto periodo. Sono dei bravi imbonitori, ciononostante quando si rinuncia ad accedere ed a finanziare una conoscenza che potrebbe salvare il patrimonio di coloro che ignorano causa/effetto in economia, si finisce nella categoria dei cosiddetti "sciocchi più sciocchi". Ovvero, quelli che rimarranno col cerino in mano.



AL PUNTO DI PARTENZA

I cicli boom/bust non finiscono mai bene. Questo vuol dire che ci sarà sempre qualcuno che pagherà per gli errori degli altri. In questo modo l'attuale sistema può andare avanti. Almeno fino a quando i creatori di ricchezza reale riusciranno a rifornire coloro che la sprecano. Questi ultimi possono avere un lasciapassare nei confronti del bacino della ricchezza reale grazie alla ridistribuzione della ricchezza reale innescata dalle strategie monetarie implementate dalle banche centrali. Nel caso degli Stati Uniti, dalla FED.

Il denaro creato ex-novo finisce nell'economia con un certo ritardo e non invade uniformemente tutti i settori dell'economia più ampia. Non è un caso, ad esempio, se i maggiori beneficiari della manna monetaria della FED siano stati i grandi centri lungo la costa americana. L'entroterra statunitense, invece, ha rappresentato l'ultimo anello della catena, quello raggiunto dal denaro creato ex-novo una volta che i prezzi si erano già aggiustati. Sono i più penalizzati dall'effetto Cantillon. Non è un caso se siano stati loro quelli che hanno votato in massa per Trump. E nemmeno è un caso che San Francisco sia una di quelle città che ha visto l'incremento più marcato dei prezzi degli immobili, essendo essa facente parte della regione della Silicon Valley.

L'effetto ricchezza a cascata della banca centrale americana era volto a diffondere una sorta di benessere tra la popolazione nel suo complesso, ingrassando dapprima i bilanci di quelle entità che dovevano essere salvate e successivamente, attraverso la loro salute rinnovata, elargire occupazione e reddito a tutti. Non è andata così. Perché? Perché gli individui sono guidati dagli incentivi. Una volta che si azzera il rischio in determinate aree, ciò porta ad una speculazione maggiore in suddette aree. Questo per dire che quelle aziende che hanno goduto della manna monetaria della FED attraverso l'accensione di nuovi prestiti, non hanno affatto migliorato le loro infrastrutture, bensì hanno gozzovigliato con l'ingegneria finanziaria per gonfiare il loro valore azionario e quindi incassare più profitti.

Inondando con dividendi gli azionisti, hanno ignorato il settore della R&S e di conseguenza non hanno affatto prestato orecchio alle necessità reali degli individui. Hanno invece continuato a sfornare prodotti che nessuno voleva e a catturare, attraverso l'accesso a prestiti a basso costo, capitale umano e strumentale. A quanto pare non esistono più società a scopo di lucro, ma macchine d'ingegneria finanziaria che pompano le proprie azioni per dare sfoggio di una salute economica altrimenti inesistente. Ciò erode il bacino della ricchezza reale e si ripercuote inevitabilmente sui tassi d'interesse, i quali non stanno aumentando perché la FED "ha deciso" così.

I vari miglioramenti nei dati in entrata sfoggiati dalla FED sono solo fumo negli occhi, perché raccontano una storia diversa da quella della vita reale. Il rimbalzo economico e la successiva pseudo-ripresa economica sono difatti costituiti solo da numeri e scenari rosei. Nel caso del settore immobiliare, ad esempio, la caduta dei prezzi degli immobili è stata attutita dall'intervento dei pianificatori monetari centrali. Problema: a che prezzo?




Ironia della sorte, il problema che presumibilmente hanno risolto è stato creato da loro stessi con le precedenti politiche monetarie allentate. Questo ha permesso alle famiglie americane di prendere in prestito a tassi ridicoli e indebitarsi per la vita. Poi la bolla è scoppiata e il debito è rimasto, poiché la maggior parte di loro non ha potuto scrollarselo di dosso a causa della permanenza di pachidermi statali tenuti in vita col supporto vitale: Fannie & Freddie. Non è finita qui, poiché la prova che tenere in vita realtà palesemente improduttive non fa altro che creare ulteriori errori economici, è la seguente: Fannie introduce regole "nuove ed innovative" per permettere agli studenti indebitati di comprare una casa... indebitandosi ancora di più!

La vera soluzione, la soluzione di libero mercato, sarebbe lasciar fallire questi istituti di finanziamento, in modo da permettere a tutte quelle famiglie di scrollarsi di dosso quel fardello di debito che hanno contratto durante gli anni della bolla. Ma ciò non significherebbe default a catena? Certo che sì. È sempre stato così che il mercato s'è ripulito dagli errori economici. Ed è così che si ripulirà anche questa volta.

Ma non è detto che le cose andranno come l'ultima volta, ovvero, che la bolla scoppi dapprima nel settore immobiliare. Questo perché un settore che è stato gonfiato all'inverosimile, e che una volta scoppiato si porterà dietro anche il comparto immobiliare, è quello dei prestiti agli studenti. Con un mercato del lavoro ingessato e praticamente pervaso dal part-time, i giovani e meno giovani sono stati attirati negli atenei grazie alla presunta generosità dello zio Sam. Ciò è servito ad addomesticare le cifre della disoccupazione, impedendo a migliaia di persone d'invadere le strade in cori di protesta. Ma come la pianificazione centrale è solita fare, il problema è stato spostato non risolto. Infatti dopo aver finito gli studi, coloro che escono dall'università non trovano né un lavoro adatto al loro campo di studi né riescono a sbarcare il lunario per ripagare il fardello di debito sul loro groppone. Chi è fortunato rimane a vivere coi genitori.

Eventualmente i genitori si fanno carico di questo onere, poiché oltre ad avere un lavoro è possibile che si tratti di pensionati. Non solo, ma allo stesso tempo vengono attirati nella tagliola del rifìnanziamento della propria casa per far fronte ai crescenti obblighi finanziari dovuti all'aiuto concesso ai propri figli. Il rinnovato business immobiliare, quindi, non nasce da fondamentali economici sani e da una ripresa economica salutare a seguito di una pulizia degli errori economici del passato. Al contrario, è frutto della speculazione nel settore immobiliare da parte di hedge fund e banche commerciali che si sono improvvisati padroni di casa dando il via ad una corsa buy to rent. E questo è sottolineato anche dalla quantità di nuove case vendute alle famiglie americane.





In questo modo vengono pompati di nuovo i prezzi delle case in modo che quelle entità finanziarie che si sono ritrovati in bilancio asset dimezzati di valore possano in qualche modo compensare le perdite, ma questo va a discapito dell'economia di Main Street la quale si ritrova ad essere impossibilitata a comprare una nuova casa e non può permettersi i livelli esorbitanti degli affitti. E questo quadro viene catturato dal seguente grafico.




Nonostante i lavori a tempo pieno siano aumentati, la vendita di case nuove è ancora sottotono. Ciononostante i prezzi delle case sono in boom, ma come abbiamo visto alla base non c'è una domanda genuina da parte dell'economia più ampia. Ancora una volta, è frutto dell'ingegneria finanziaria alimentata dal credito a basso costo.

Quindi la domanda è: volete continuare ancora ad essere coloro nelle cui mani sarà lasciato solo un cerino?



STRATEGIA D'USCITA

In questo panorama chiunque ha bisogno di una strategia d'uscita, perché altrimenti verrà fagocitato dagli eventi. Si vedrà trasportato in un caos che non sarà capace d'anticipare. Coloro che lo anticiperanno saranno avvantaggiati. Questo spazio virtuale vi fornisce gli strumenti per anticipare il caos economico incipiente. Non sarà piacevole vedersi inghiottiti in questa spirale discendente, ma sarà ancora più spiacevole non sapere cosa fare.

Questo vuol dire avere un piano B. Al giorno d'oggi la maggior parte delle persone crede di avere un piano B, in realtà si tratta solo di investimenti che non proteggeranno i propri risparmi. Perché? Perché si basano su mercati gonfiati artificialmente dal credito facile delle banche centrali e durante una recessione subiranno un duro colpo. Pensate, ad esempio, alle obbligazioni vendute dalle banche alla propria clientela. Pensate ai buoni fruttiferi venduti dalle Poste. Pensate alle obbligazioni sovrane vendute con agevolazioni fiscali. Perseguire questa strada significa cercare fortuna in una discarica.

Nell'attuale panorama economico esistono altri modi per emanciparsi dalle grinfie dello stato e, allo stesso tempo, schermare i propri risparmi.

Oltre al canonico consigli dell'investire in oro fisico, è possibile diversificare ulteriormente la propria strategia entrando nel mondo delle criptovalute. È un mondo ancora giovane, ma soprattutto è un mondo con grandi opportunità. Diversamente dagli investimenti canonici enormemente influenzati dalle azioni di una ristretta cerchia d'individui, il mondo delle criptovalute è fondamentalmente caratterizzato da una fitta rete di scambi gestita da tutte quelle persone che ne fanno parte. Questo punto è ben descritto dalla Legge di Metcalfe. È per questo motivo che le criptovalute non sono solo mezzi di scambio e riserve di valore, ma anche una rete decentrata che ben rappresenta il concetto di libero mercato.

E infatti il loro vero potenziale emergerà prorompente quando la prossima recessione imperverserà nell'economia più ampia. Non solo permetteranno agli individui di limitare i danni, ma inculcherà loro quelle lezioni di libertà economica che la Scuola Austriaca per anni ha ripetuto senza riuscire a diffonderle in modo diffuso. Questa è l'occasione che gli Austriaci aspettavano per dimostrare una volta per tutte che il keynesismo ha fallito. La prossima recessione sarà l'occasione per affermare con decisione i principi del libero mercato e ricoprire il vuoto culturale ed accademico che si lasceranno dietro le teorie keynesiane. È all'orizzonte un cambiamento di paradigma.

Alla fine lo capiranno anche gli scettici quando cercheranno di entrare in questo mercato a qualsiasi prezzo, solo per preservare il potere d'acquisto delle valute canoniche ormai decadente. Quando infine hedge fund, compagnie d'assicurazione, grandi società, grandi banche d'investimento, fondi sovrani, ecc. aggiungeranno criptovalute ai loro possedimenti istituzionali, il loro prezzo schizzerà alle stelle.
 Cerco di individuare quegli investimenti in criptovalute potenzialmente propizi e comunicarli a coloro interessati, analizzando le varie monete in suddetti mercati e fornendo segnali potenzialmente utili. La mia non è l'unica strada percorribile. È una delle tante. Faccio in modo che sia meno dissestata possibile. Se volete contribuire a tale opera, allora potete lasciare un contributo in bitcoin al seguente indirizzo:
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BANCHE ILLIQUIDE

Nel frattempo il settore bancario commerciale continua a vomitare inchiostro rosso. Non è stato aggiustato nulla. Soprattutto in Europa. Eppure si diceva che le cose stessero andando bene in Spagna. Non è così. Credete ai vostri occhi non alle voci che fuoriescono dallo zombie-box.

In modo particolare, quando leggete "non fatevi prendere dal panico", è il momento di farsi prendere dal panico. Troppi errori economici sono stati lasciati sedimentare e diventare strutturali. La ciclicità ha abbandonato questo mondo. Il semi-boom offerto dalle banche centrali non ha fatto altro che far finire l'economia mondiale in un circuito di stagflazione che lentamente scaraventerà ciò che rimane dei cocci di tale economia, in una recessione violenta.

Il cuore dell'economia moderna, infatti, è una struttura di produzione basata sull'ingegneria finanziaria e non più sulla domanda genuina dei consumatori. Guardate i seguenti grafici, ad esempio, rappresentanti la quantità di azioni in pancia alla BNS, in particolare poi quelle della Apple.






Sebbene l'economia abbia sperimentato un accenno di recessione nei mesi post-Lehman, questa è stata arrestata dall'intervento senza precedenti delle banche centrali.




Sono stati pompati nel circuito finanziario migliaia di miliardi in denaro fiat, portando i tassi d'interesse a finire nel sottoscala della storia. Ciò ha portato gli investimenti ad essere dirottati nei settori azionario e obbligazionario, scatenando una ricerca folle per rendimenti decenti. I bilanci delle grandi industrie sono stati offerti sull'altare della ZIRP e le banche commerciali, nonché gli altri istituti di credito, hanno gozzovigliato in questi mercati alla disperata ricerca di un flusso di cassa positivo e di una chiusura d'anno in positivo.

Non è andata così. Gli strumenti d'investimento canonici sono sopravvalutati all'inverosimile e la maggior parte di loro siede nei bilanci delle banche centrali.

Nel frattempo la FED "sta rialzando" i tassi d'interesse a breve termine. Gli investitori istituzionali che hanno preso in prestito a breve e hanno prestato a lungo, si troveranno ad affrontare uno squeeze. I tassi a breve stanno aumentando. Il differenziale tra il costo del denaro a breve termine ed il rendimento del denaro a lungo termine si sta restringendo velocemente.




La curva dei rendimenti ancora non è invertita. Il rendimento dei bond a 3 mesi non ha ancora superato il rendimento dei bond a 20 anni. Se volete un indicatore di quanto sia vicina una recessione, prestate attenzione alla curva dei rendimenti.



FINIRÀ MALE

Ciò che rende molto pericoloso l'attuale ciclo economico è il fatto che abbiamo raggiunto il punto di saturazione. La maggior parte dei mercati del mondo è in bolla, questo significa che una correzione manderà in crash enormi porzioni dell'economia mondiale.





Tutto quello che le istituzioni statunitensi hanno fatto finora, ad esempio, ha semplicemente gonfiato all'inverosimile delle bolle in tutto. Non esiste settore che ne sia estraneo. Esiste solo la possibilità di proteggersi e schivare le schegge impazzite che voleranno nell'ambiente economico allo scoppio di suddette bolle. Niente ha fatto il Dodd-Frank Act per consolidare la stabilità del settore bancario commerciale americano, aumentando i costi per i consumatori e facendo diventare ancor più grandi le banche TBTF. Sin dall'approvazione di questa legge solo tre nuove banche sono nate, forzante quelle medie/piccole a fondersi con quelle grandi. La concorrenza è stata annientata.

Per non parlare della Volcker Rule contenuta nel suddetto testo di legge, la quale rappresenta un tentativo maldestro di ripristinare un Glass-Steagall Act (separazione tra banche commerciali e banche d'affari). Ciò ha creato una gigantesca burocrazia atta a vagliare le varie transazioni delle banche affinché possano catalogarle "fisiologiche" o "speculative". Ma il problema non è il rischio, poiché esso rappresenta una spia d'allarme adeguata per segnalare la pericolosità di determinati investimenti; il vero problema è l'assenza di rischio.

L'esistenza delle banche centrali, delle assicurazioni sui depositi e di altre istituzioni supportate dallo stato indeboliscono la disciplina dei mercati per quanto riguarda i prestiti e gli azzardi morali. Nemmeno la resurrezione di un Glass-Steagall Act potrebbe impedire l'emersione di cicli boom/bust alimentati dal credito, nonostante inizialmente possa migliorare le condizioni nel settore bancario commerciale.

C'è bisogno di una sana pulizia dei mercati, senza di essa gli errori strutturali finora accumulati continueranno a far marcire lentamente i fondamentali economici. Come sottolineato nella sezione precedente, una recessione è incombente. Ma anche senza di essa, l'attuale semi-boom è destinato a spegnersi a causa della natura autodistruttiva delle politiche centralizzate. Queste sono bombe ad orologeria finanziarie che scoppieranno, settore finanziario dopo settore finanziario.



CONCLUSIONE

Sono convinto che il sistema bancario commerciale finirà molto presto sotto pressione. La follia che ha portato i TBTF a dominare nei mercati è senza precedenti. Sono dei giganti d'argilla, resi tali dalle politiche anti-cicliche attuate da Bernanke e continuate dalla Yellen. Ma adesso queste politiche sono state invertite e i tassi stanno salendo. Il mercato dei prestiti ne risentirà. Le banche si ritroveranno ancora una volta per le mani prestiti non performanti e crediti deteriorati.

La reflazione del settore immobiliare è solo la punta dell'iceberg. Come nella precedente bolla immobiliare, noi Austriaci abbiamo detto come e perché. È stato affrontato nel dettaglio cosa c'è al di sotto del mare, quanto in profondità scende il ghiaccio.

Potreste pensare di essere al sicuro, ma di certo non lo sarà la banca in cui detenete i vostri risparmi. La maggior parte delle persone non effettua uno scrutinio accurato del luogo in cui detiene i propri risparmi. Segue la consuetudine. Ma la consuetudine va temporaneamente in frantumi quando c'è un cambiamento di paradigma. Il modo di proteggersi e approfittare delle flessioni economiche passando per vie ritenute "non canoniche".

Può capitare....





ETH UN RISCHIO MOLTO ALTO DI CROLLO (eth vale 318 dollari)

DA INIZIO ANNI ETH È SEMPRE SALITO. TANTISSIME LE ICO CHE HANNO USATO ETH.
IN PRATICA MOLTISSIMI INVESTITORI HANNO COMPRATO DELLE NUOVE MONETE E LA SOTTOSCRIZIONE È AVVENUTA USANDO ETH.
questo ha portato un ciclo virtuoso..piu ico più la gente comprava eth per sottoscrivere e piu il prezzo di eth saliva
La stima è che a fine giugno si arriverà a superare il miliardo di controvalore di eth che è stato sottoscritto.
LA ANOMALIA È CHE QUASI TUTTO QUESTO BEN DI DIO DI ETH È ANCORA OGGI FERMO SUI CONTI SOTTOSCRIZIONE TOKEN. CHI HA EMESSO I TOKEN NON HA MAI VENDUTO GLI ETH CHE HA INCASSATO.

FINO A OGGI TUTTO BENE MA SE IL RECENTE STOP ALLE QUOTAZIONI DOVESSE CONTINUARE POTREMMO ASSISTERE A UN PERICOLOSISSIMO CICLO VIZIOSO.
MOLTI DETENTORI DI ETH DECIDERANNO DI VENDERE PER AVERE I SOLDI PER FINANZIARE I LORO WHITE PAPER.
IL RIENTRO IMPROVVISO IN VALUTA FIAT POTREBBE GENERARE UN AVVITAMENTO DELLE QUOTAZIONI DI ETH PERICOLOSISSIMO
IN CERTI AMBIENTI SI PARLA DI QUOTAZIONI DI ETH CHE IN POCHI GIORNI POTREBBERO ARRIVARE SOTTO I 100 DOLLARI.
IL PANICO SI IMPADRONIREBBE DEL POPOLO BUE CHE SAREBBE COSTRETTO A VENDERE PRESO DALLA DISPERAZIONE.
SENZA CONTARE CHE TUTTE LE NUMEROSE POSIZIONI A MARGINE VERREBERO SPAZZATE VIA.
LE RECENTI VENDITE SU ETH PARE SIANO STATE EFFETTUATE DA ALCUNE MANI GROSSE CHE STANNO RENDENDOSI LIQUIDI PER POTER RICOMPRARE CON SCONTI DEL 50%

shortare il mondo cripto è follia...ma altrettanto folle è non monetizzare una parte dei propri enormi guadagni fatti in questi mesi.
NON SEMPRE È BEL TEMPO....E LE PERSONE INTELLIGENTI PREPARANO MUNIZIONI DA SPARARE IN TEMPI OPPORTUNI

mercoledì 21 giugno 2017

Aggiornamento investimento mining criptovalute

Prosegue a ritmo serrato la raccolta di nuovi investitori per il minig di criptovalute,abbiamo quasi raggiunto in pochi giorni,quasi il 35%del capitale;questo è dovuto al fatto che rispetto alla concorrenza,offriamo,in caso di un'eventuale perdita,un paracadute d'emergenza,che prima di sottoscrivere il contratto con noi,vi verrà esposto nella totale completezza.E' per questo motivo che contiamo a breve di iniziare a partire con il progetto d'investimento in criptovalute.

lunedì 19 giugno 2017

Nuovo progetto di investimento

PROGETTO DI REALIZZAZIONE DELLA MINING FARM IN CINA!

ai nastri di partenza il progetto!

(L'importo minimo di investimento è previsto in 50.000 euro)

Il totale è di 5 milioni di euro.

ecco alcune foto scattate durante la nostra visita :
CINA PERCHE':
1) costo basso elettricita'
2) bassa tassazione
3) partner locale di altissimo livello
4) collaborazione  24 ore su 24
il rendimento dell'investimento e' aleatorio e dipende da:
1) valore sul mercato delle monete che si mineranno
2) innovazione tecnologica delle schede che si andranno a utilizzare
3) potenza di calcolo

L'attivita' e' a rischio di perdita del capitale
L'attivita' ha una buona probabilita' di rendita alta dopo un anno (tempo di rientro del capitale stimabile in 10 mesi).Ricordo che in varie piattaforme d'acquisto il tempo di attesa è di 4 settimane,vi consiglio di non sprecare questa opportunità.
chi è interessato al progetto ci scriva: damvolo@alice.it
Video simile  allla nostra partnership;

mercoledì 14 giugno 2017

Un pò di Storia

 Una Teoria A Priori e la Moneta Sonante

Ormai si sono smascherati. Non hanno altro da dire. Conoscono solo due opzioni, entrambe potenzialmente disastrose. Spesa del governo e stampa di denaro da parte, queste solo le uniche risposte che i Keynesiani sanno dare a tutti i problemi economici. Non ha uno straccio di teoria, eppure dalle pagine del New York Times dispensa le sue mastodontiche coglionate: "[...] l'Europa ha un disperato bisogno che la BCE diventi prestatore di ultima istanza, e faccia cortocircuitare i circoli visiosi." In pratica, vuole che la BCE sforni cartaccia colorata svolazzante e mandi alla stelle l'inflazione che secondo lui è ancora troppo bassa. Non solo chiama in campo anche misure anticicliche. La creazione di denaro non salverà un bel niente, come questo mentecatto ama pensare; ma getterà solamente le basi per un problema di maggiore entità nel futuro (proprio come ha fatto la FED). La domanda è: per quanto ancora la Germania sarà vista come un "punto di riferimento"? per quanto ancora la gente avrà fiducia nella carta svolazzante.


Nel 1953, Ludwig von Mises scrisse:

    Il principio del denaro sonante ha due aspetti. E' affermativo nell'approvare la scelta del mercato di un mezzo comunemente usato per lo scambio. E' negativo nell'ostacolare la propensione del governo ad interferire con il sistema di valutario.[1]


E ancora,

    E' impossibile cogliere il significato del concetto di moneta sonante se non ci si rende conto che è stato concepito come uno strumento per la protezione delle libertà civili contro le dispotiche incursioni da parte dei governi. Ideologicamente appartiene alla stessa classe delle costituzioni politiche e delle leggi del diritto [2].


Per Mises, il principio del denaro sonante era così inteso

    libera scelta della valuta, il che significa che il denaro è scelto e prodotto dalla libera domanda e dalla libera offerta di denaro sul mercato, e
    una linea di difesa contro le violazioni del governo dei diritti di proprietà individuali.


In ciò che segue cercherò di dimostrare che si può logicamente concludere che se il denaro non è conforme con il principio del denaro sonante, cioè se si tratta di denaro non-sonante, si eroderanno e alla fine distruggeranno le libertà civili (e qui posso aggiungere, sempre di più) con incursioni dispotiche da parte del governo.

Tale dichiarazione può essere dimostrata inconfutabilmente vera, poiché deriva dal principio del denaro sonante, e il principio del denaro sonante può essere fatto risalire al vero assioma inconfutabile dell'azione umana, che è al centro della prasseologia: la logica dell'azione umana, come la chiamò Mises.



II.

Uno dei successi pionieristici di Mises è che ricostruì la scienza economica lungo le linee della prasseologia.[3] Al cuore del prasseologia c'è l'assioma dell'azione umana.

L'assioma dell'azione umana è di una qualità piuttosto particolare: soddisfa i requisiti di un giudizio sintetico a priori, come lo chiamò il filosofo Tedesco-Prussiano Immanuel Kant (1724-1804).[4]

Per spiegare, a priori qui significa una conoscenza che precede, o è indipendente, l'esperienza sensoriale. Una conoscenza a priori è all'interno delle nostre menti, per così dire. E' la conoscenza del mondo reale (la realtà), e per ottenerla non si deve ricorrere all'osservazione.

Consideriamo i seguenti due esempi:

    Se questa cosa è lungo un metro, non è, e non può essere, due metri di lunghezza.
    Se A è più alto di B, e B è più alto di C, allora A è più alto di C.


Queste dichiarazioni colpiscono come necessariamente una verità a priori; non si dovrebbe testarle per dimostrare la loro validità.

Sintetico significa che si aggiunge ad un concetto (ad esempio, corpo) un predicato (diciamo, pesante) che non è pensato nel concetto precedente. L'esempio è questo:

    Tutti i corpi sono pesanti.


Bisognerebbe imparare dall'esperienza che i corpi sono pesanti; non si saprebbe a priori. I giudizi sintetici sono a posteriori.

Kant sosteneva che vi è la possibilità dei cosiddetti giudizi sintetici a priori: giudizi che né ripetono tautologicamente il significato di concetti né esprimono nuove informazioni sul soggetto in base all'esperienza maturata.

Secondo Kant, i giudizi sintetici a priori devono soddisfare due requisiti.

    Essi non devono essere derivati dall'esperienza, ma dalla riflessione.
    Essi devono essere auto-evidenti, cioè il loro valore di verità non può essere negato senza incorrere in una contraddizione intellettuale.


L'assioma di Mises dell'azione umana soddisfa entrambe le esigenze.[5] L'assioma dell'azione umana non deriva dall'osservazione sensoriale. Capire che gli esseri umani agiscono nasce da una comprensione riflessiva, non dall'osservazione.

Ed è auto-evidente. Il vero valore dell'assioma dell'azione umana non può essere negato, in quanto tale rifiuto sarebbe una forma di azione e quindi contraddizione della dichiarazione che non ci può essere una cosa come l'azione umana.

La prasseologia, dunque, ci fornisce la vera conoscenza del mondo esterno, e la verità della conoscenza derivata dalla prasseologia è valida indipendentemente dall'esperienza sensoriale. E' in questo senso che possiamo parlare di prasseologia come una teoria a priori.



III.

Una proposizione economica a priori ci informa sui rapporti tra gli eventi osservabili e le alternative controfattuali a questi eventi; non riguarda i rapporti tra i vari eventi osservabili.[6]

Una proposizione aprioristica ci permette di identificare il risultato di una determinata azione con certezza. Per esempio, se lo stock di moneta è aumentato, sappiamo per certo che abbasserà il valore di scambio di una unità di denaro.

Sappiamo che la legge dell'utilità marginale decrescente è implicita nell'assioma dell'azione umana. Questa legge dice che l'utilità marginale di una unità (cioè l'utilità di una unità addizionale del bene) diminuisce se l'offerta del bene aumenta (a parità di condizioni).

Un'unità di denaro aggiuntiva in possesso di qualcuno può essere impiegata solo come mezzo per la rimozione di un disagio che è ritenuto meno urgente tra quelli meno urgenti che finora sono stati soddisfatti dalle dimensioni invariate delle unità di denaro in proprio possesso.

Possiamo quindi dire con certezza che un aumento dello stock di moneta riduce necessariamente il valore di scambio di una unità di denaro (rispetto ad una situazione in cui lo stock di moneta sarebbe rimasto invariato).

Ciò, naturalmente, non vuol dire che le proposizioni aprioristiche ci permettono di fare previsioni esatte in senso quantitativo. Per esempio, non sappiamo quando e in che misura il valore di scambio di un'unità di moneta diminuisce se e quando lo stock di denaro aumenta.

Tuttavia, una teoria a priori ci dice in anticipo (cioè, senza dover eseguire un esperimento sociale) se una determinata azione — o misura di politica, del resto — può o non può produrre gli effetti promessi.

Per esempio, sappiamo con certezza che un aumento dello stock di moneta non sarà mai "neutrale", nel senso che non lascerà inalterati il reddito degli agenti di mercato e le posizioni della ricchezza. Un aumento dello stock di moneta porterà sempre vantaggi a qualcuno a scapito di altri. E' impossibile pensare il contrario.

Dato che l'azione richiede tempo — con il tempo che è una categoria dell'azione umana — un aumento nell'offerta di denaro va a beneficio dei primi destinatari del denaro di nuova creazione, a spese dei ricevitori successivi o quelli che non ricevono nessuno dei nuovi capitali (noto come "effetto Cantillon").



IV.

In quanto segue si dimostrerà che il principio del denaro sonante può essere fatto risalire all'assioma dell'azione umana. Per farlo, bisogna iniziare con l'indicare alcune proposizioni vere che possono essere logicamente derivate da questo assioma.

Dall'assioma inconfutabile dell'azione umana sappiamo che l'azione umana è l'azione intenzionale: i mezzi vengono utilizzati per raggiungere certi fini.

Sappiamo anche che i mezzi sono scarsi in relazione ai servizi per i quali l'uomo vuole usarli. Dove l'uomo non è ostacolato dalla quantità insufficiente di cose disponibili, non è necessaria alcuna azione — e questo è impossibile da pensare.

E a causa della scarsità dei mezzi, sappiamo anche che l'uomo preferisce più beni ad un minor numero di beni.

Supponendo che la gente si rende conto che la divisione del lavoro produce una produttività superiore a quella auto-sufficiente (che, va sottolineato, è una supposizione), si impegnerà nella specializzazione e nel commercio.

Il commercio diventa più efficiente se le persone fanno uso di un mezzo indiretto di scambio. Lo scambio di beni contro un bene che ha una maggiore commerciabilità espande i mercati degli attori, permettendo loro di sfruttare appieno i guadagni della produttività forniti dalla divisione del lavoro.

La merce con la più alta commerciabilità sarà scelta come denaro. Mises descritto il processo come segue:

    Ci sarebbe una tendenza inevitabile per una serie di beni meno commerciabili usati come mezzi di scambio ad essere scartati uno per uno fino a far rimanere alla fine una singola merce, che sarebbe universalmente impiegata come mezzo di scambio, in una parola, il denaro.[7]


Perché, però, il denaro scelto dal mercato non ostacolato è necessariamente una moneta merce, come sostiene Mises (come sosteneva Carl Menger prima di lui)? Già nel 1912, Mises aveva mostrato con il suo teorema della regressione che il denaro deve emergere, per considerazioni aprioristiche, da una merce.

La gente richiede moneta perché c'è incertezza (che a sua volta, è una categoria dell'azione umana), e il denaro aiuta a trattare l'incertezza: può essere scambiato con altri oggetti vendibili più convenienti, in quanto ha il potere d'acquisto.

Il potere d'acquisto della moneta è determinato dall'offerta e dalla domanda di denaro. Ma una tale spiegazione non è circolare? Se il potere d'acquisto della moneta è determinato dalla domanda e dell'offerta di denaro, come può questo spiegare la domanda di moneta, che è a sua volta determinata dal potere d'acquisto della moneta?

Mises con il suo teorema della regressione trovò la risposta a questa domanda. Spiegò che la domanda di moneta nel presente si spiega con il potere d'acquisto del denaro sperimentato nel passato (immediato).

Vide che il potere d'acquisto della moneta può essere regressivamente fatto risalire al momento in cui una merce, che era stata precedentemente utilizzata solo per scopi non-monetari, fu per la prima volta utilizzata per scopi monetari.

Da un punto di vista prasseologico possiamo dunque concludere che in un libero mercato — in cui la gente si presume sia governata dal proprio interesse ed abbia la capacità di apprezzare la maggiore produttività derivante da una divisione del lavoro — il denaro deve emergere sottoforma di moneta merce, e che il denaro di libero mercato vuol dire moneta sonante.



V.

In questo contesto sorgono le seguenti domande: Come può essere che il denaro di oggi — il dollaro, l'euro, il renminbi Cinese, la sterlina Inglese e il franco Svizzero — non è più composto da soldi legati alle materie prime? Come può essere che non è prodotto liberamente (rispettando i principi del libero mercato)?

I soldi di oggi sono i cosiddetti soldi fiat: soldi che rappresentano biglietti cartacei intrinsecamente privi di valore o "bit e byte" sui dischi rigidi dei computer; non sono rimborsabili in qualche cosa. Questi soldi fiat sono prodotti dalle banche centrali sponsorizzate dal governo, che detengono il monopolio della produzione di denaro.

Sappiamo dalla storia che il gold standard è stato, in un processo certamente lungo, sostituito dalla moneta fiat. Gli economisti mainstream in genere sostengono che questo è accaduto perché il gold standard fallì — in quanto non permetteva un aumento dell'offerta di denaro flessibile, o politicamente motivata.

Tuttavia, una teoria a priori offre una spiegazione piuttosto diversa sul perché il gold standard (denaro sonante) è stato sostituito da una moneta fiat standard (denaro non-sonante). L'elemento centrale in questa una spiegazione teorica a priori è il concetto di stato.

Murray N. Rothbard sviluppò una nuova teoria Austriaca dello stato, definendolo come segue:

    Lo Stato è l'organizzazione della società che tenta di mantenere un monopolio dell'uso della forza e della violenza in una determinata area territoriale; in particolare, è l'unica organizzazione nella società che ottiene le sue entrate non da contributi volontari o pagamenti per i servizi resi, ma con la coercizione.[8]


Rothbard non solo spiegò che lo Stato è incompatibile con la società di libero mercato; in What Has Government Done to Our Money? sottolineò anche come e perché la moneta merce fu sostituita dalla moneta fiat — e cioè, a causa della continua espansione dello stato.

Hans-Hermann Hoppe ha esplorato in grande dettaglio le implicazioni logico-etico-economiche della proprietà pubblica del governo — come rappresentato dalla democrazia-repubblicanismo — dimostrando che una volta che la proprietà pubblica del governo è messa in atto, le conseguenze logiche saranno sempre più violazioni dei diritti di proprietà individuali.[9]

Tre fattori correlati spiegano ciò.

    Sotto la proprietà pubblica del governo ci saranno custodi temporanei del potere del governo (i cosiddetti politici, o classe dirigente). Supponendo un interesse personale da parte loro, i custodi del governo useranno il loro potere temporaneo a proprio vantaggio.
    I custodi del governo massimizzeranno il loro attuale reddito piuttosto che il valore presente di tutte le entrate future del governo. Per quello che il custode temporaneo del governo non consuma quando è al potere del governo, non sarà in grado di consumarlo in futuro.
    La proprietà pubblica del governo significa che coloro che vogliono essere tra la classe dei governanti hanno bisogno del sostegno della maggioranza del popolo. Quest'ultimo, anch'esso guidato da interessi personali, sosterrà coloro che gli fornirà i benefici desiderati (monetari e non monetari).


I custodi del governo dovranno guadagnarne il maggior numero possibile di elettori per entrare e rimanere al potere. Ciò può essere ottenuto solo promettendo, e fornendo, benefici agli elettori potenziali che altrimenti non otterrebbero, o non potrebbero ottenere. Questi benefici dovranno essere espropriati, e necessariamente così, dagli altri.

Supponendo che gli elettori preferiscono più beni che un minor numero di beni — che è un'implicazione logica dell'assioma dell'azione umana — diventa evidente perché la proprietà pubblica del governo comporterà necessariamente violazioni progressive dei diritti di proprietà individuali.

Alcune forme di violazioni delle proprietà privata sono più vantaggiose per realizzare una ridistribuzione coercitiva del reddito e della ricchezza rispetto ad altre, sia dal punto di vista dei governanti e che dei governati.

In particolare, usare il denaro fiat è, politicamente parlando, più attraente rispetto ad altre forme di espropriazione (come l'aumento delle tasse). Ricorrendo alla moneta a corso forzoso, notò Rothbard, il governo "può quindi appropriarsi delle risorse silenziosamente e quasi inosservato, senza suscitare l'ostilità scatenata dalla tassazione."[10]

Rothbard descrisse le varie fasi attraverso le quali la moneta merce viene sostituita dal denaro fiat (tra cui, ad esempio, il monopolio della coniazione, dare un nome al denaro piuttosto che definirlo come un peso della merce che rappresenta, ecc.)

L'ultimo passo nella sostituzione della moneta merce col denaro fiat permette alle banche di sospendere il rimborso delle banconote in circolazione e dei depositi a vista con denaro appropriato (che era, in pratica, l'oro).

Questo è in realtà quello che è successo il 15 agosto 1971, quando Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti d'America, chiuse la "finestra dell'oro". Nel suo discorso televisivo, il presidente Nixon disse:

    Ho dato direttive al segretario Connally affinché sospenda temporaneamente la convertibilità del dollaro Americano se non in quantità e in determinate condizioni che siano nell'interesse della stabilità monetaria e nel migliore interesse degli Stati Uniti. [...] L'effetto di questa azione, in altre parole, sarà quello di stabilizzare il dollaro."


L'ordine del presidente Nixon fece sì che il dollaro non fosse più convertibile in oro. La misura non era temporanea; è ancora in vigore. E non stabilizzò il dollaro: tra l'Agosto 1971 e il Luglio 2011, il biglietto verde ha perso l'82% del suo potere d'acquisto (sulla base dei prezzi al consumo).

Con il sistema di Bretton Woods, tutte le principali valute — sterlina Inglese, franco Francese, yen Giapponese, solo per citarne alcuni — furono legati al dollaro Statunitense. Con la sospensione della rimborsabilità del dollaro in oro, anche tutte queste valute furono tagliate via dall'oro. Il denaro merce divenne il denaro fiat.

Detto questo, la sostituzione della moneta merce con la moneta a corso forzoso (cioè, sostituire il principio del denaro sonante col principio del denaro non-sonante) è, dal punto di vista prasseologico, una conseguenza logica della proprietà pubblica del governo.



VI.

Che cosa ha da dire una teoria a priori sulla questione se il denaro fiat può durare, o se crollerà? La risposta può essere trovata all'interno della teoria Austriaca del ciclo economico, o con due importanti implicazioni, che possono sfuggire troppo facilmente alla nostra attenzione:

    Le iniezioni di denaro fiat prodotte attraverso la circolazione del credito bancario per "combattere" la crisi provocata dalla moneta fiat in espansione, impediscono in primo luogo agli investimenti non redditizi di essere liquidati, in quanto possono essere rifinanziati a tassi di interesse più bassi e sembrano essere redditizi.
    I tassi di interesse artificialmente soppressi — determinati da un ampliamento del credito bancario in circolazione — incoraggiano i progetti di investimento che non sarebbero stati intrapresi se l'interesse del mercato non fosse stato spinto in giù dalla banca centrale.


La conseguenza di questi due aspetti è che il carico complessivo di debito dell'economia continua a crescere ad un ritmo più veloce nel tempo rispetto ai redditi reali, portando (prima o poi) ad una situazione di sovraindebitamento, in particolare se e quando il governo è nelle mani dei custodi temporanei .

Una moneta fiat pertanto vedrà il suo dominio terminare, e logicamente così, in una situazione in cui i debitori non saranno più in grado (o in volere di, per questo motivo) di ripagare il loro debito, e gli istituti di credito non saranno più disposti a rinnovare il debito in maturazione. E' in questa fase che la stampa di quantità sempre maggiori di denaro fiat sarà vista come la strategia politica meno peggiore.

Anche questa è un'inferenza prasseologica. Per spiegare, la proprietà pubblica del governo riduce l'incentivo economico a limitare l'aggressione contro i diritti di proprietà degli individui. Riduce l'interesse delle persone nell'economia di mercato, aumentando il loro interesse al trasferimento dei redditi.[11] Aumenta la preferenza temporale della società, riducendo pertanto il risparmio e gli investimenti e così il progresso economico.

I beneficiari dal governo (come quelli impiegati nel governo o nelle imprese che ricevono ordini dal settore pubblico) saranno sempre più in favore di un governo in espansione — poiché il big government darà loro (almeno la possibilità di) grandi affari e redditi superiori (monetari e non monetari) — mettendo in moto un processo in cui un numero sempre maggiore di persone collaborerà con il governo. Frederic Bastiat riassume la logica sottostante: "Il governo è quella grande illusione, attraverso la quale ognuno cerca di vivere a spese di tutti gli altri."[12]

In realtà fu in conformità con la prasseologia che Mises concluse già nel 1923 — ben prima che egli proponesse la prasseologia — che sotto la proprietà pubblica del governo, la moneta fiat sarebbe stata progressivamente degradata, o addirittura completamente distrutta:

    Se un governo non è in grado di negoziare prestiti e non osa imporre una tassazione ulteriore per il timore che gli effetti finanziari ed economici generali si riveleranno troppo chiaramente troppo presto, in modo che perderà il sostegno per il suo programma, ritiene sempre necessario adottare misure inflazionistiche. Così l'inflazione diventa uno degli aiuti psicologici più importanti per una politica economica che cerca di camuffare i suoi effetti. [...] Per ingannare l'opinione pubblica, permette la continuazione di un sistema di governo che non avrebbe alcuna speranza di ricevere l'approvazione della gente se le condizioni fossero state spiegate loro con franchezza.[13]




VII.

Per riassumere, il principio del denaro sonante di Mises può essere logicamente dedotto dall'assioma dell'azione umana, che è al centro della prasseologia; il principio del denaro sonante è assiomatico in natura.

Ciò è tanto più importante in quanto troviamo che il principio del denaro sonante è stato sostituito dal principio del denaro non-sonante in tutto il mondo:

    la produzione di denaro è monopolizzata dal governo, e
    il potere del governo sulla produzione di denaro sta portando a violazioni sempre maggiori dei diritti di proprietà privata degli individui.


E' in questo modo che il denaro fiat — con tutte le sue conseguenze corrotte — è uno strumento per erodere il fondamento dell'ordine di libero mercato, trasformandolo sempre più in un ordine socialista.

La via per il ritorno al principio del denaro sonante è una teoria dipendente. Mises scrisse:

    La convinzione che un sistema monetario sonante possa essere nuovamente raggiunto senza apportare modifiche sostanziali alla politica economica è un grave errore. Ciò che è necessario in primo luogo è rinunciare a tutte le falsità inflazionistiche. Questa rinuncia non può durare, però, se non è saldamente radicata in un divorzio pieno e completo dall'ideologia imperialista, militarista, protezionista, statalista, e dalle idee socialiste.[14]


Per Mises, un ritorno al principio del denaro sonante deve iniziare smascherando le false teorie. Ciò perché le teorie sono al centro dell'azione umana:

    L'azione è preceduta dal pensiero. [...] Colui il quale pensa ad una relazione causale pensa ad un teorema. L'azione senza il pensiero, la pratica senza la teoria sono inimmaginabili.[15]


Una teoria a priori è un potente strumento intellettuale per classificare le teorie come vere o false. In realtà, l'apriorismo ci mette in grado di smascherare le false teorie economiche ex ante, le teorie che fanno false promesse, con conseguenze dannose (anche disastrose) se messe in pratica.

Usare una teoria a priori ci mostra che il denaro del libero mercato è una moneta sonante, e che l'allontanamento dal principio del denaro sonante ci porta verso danni economici, sociali e politici disastrosi.

Per tornare alla moneta sonante, si deve comprendere la natura aprioristica del principio del denaro sonante. E così il lavoro di Mises sulla metodologia della scienza economica merita la massima attenzione.

Soluzione

Naturalmente ci si può aspettare che i banchieri centrali, i rappresentati delle grandi banche, i lobbisti delle grandi imprese e gli economisti mainstream difendano alacremente gli accordi di swap di liquidità, definendoli indispensabili per la stabilità del sistema finanziario. E di sicuro un improvviso smantellamento di questa pratica infliggerebbe quasi certamente un duro colpo ai mercati finanziari.

Non solo, potrebbe anche far crollare la piramide di credito in tutto il mondo, costruita sul denaro fiat. Tuttavia l'argomento molto importante in questo contesto è che la continua monopolizzazione del settore bancario centrale verso un'entità unica mondiale, alla fine si tradurrà in un regime dispotico: un'unica valuta fiat mondiale.


Naturalmente cambiare in meglio non può venire dalla politica. Viene invece da idee migliori. Perché sono le idee che determinano l'azione umana. Qualunque siano queste idee e indipendentemente dalla loro provenienza, determinano il comportamento degli esseri umani. Per questo motivo il grande economista austriaco, Ludwig von Mises (1881 - 1973), sostenne l'idea del cosiddetto "principio della moneta sonante":

    Il principio della moneta sonante ha due aspetti. Approva la scelta del mercato di un mezzo comunemente usato per lo scambio. Ostacola la propensione dello stato ad immischiarsi negli affari monetari.[1]


Mises spiegò anche l'importanza del principio della moneta sonante per ognuno di noi:

    È impossibile cogliere il significato del concetto di moneta sonante se non ci si rende conto che è stato concepito come strumento per la tutela delle libertà civili contro le incursioni dispotiche degli stati. Ideologicamente essa appartiene alla stessa classe delle costituzioni politiche e della carta dei diritti.


Il principio della moneta sonante di Mises invita a porre fine alle banche centrali una volta per tutte e all'apertura di un libero mercato nelle questioni monetarie. Dopo aver posto fine ad un globalismo politico, almeno per il momento, la nuova amministrazione degli Stati  ha ora la possibilità di migliorare le cose — terminando le intrusioni dello stato nelle questioni monetarie.

Se gli Stati  si muoveranno in questa direzione — fine del del corso legale e libertà al popolo di utilizzare, per esempio, l'oro, l'argento, o le criptomonete come mezzo preferito di scambio — si potrebbe davvero apportare un cambiamento reale: abbracciando il principio della moneta sonante.


lunedì 12 giugno 2017

Cosa offro

A chiunque ho chiesto di investire in criptovalute,la prima risposta è stata:non capisco un cavolo,e non mi fido degli investimenti in internet.Meglio la sicurezza di case terreni oppure azioni.Fatti due conti su dove avessero investito,il risultato è che si perdono dei soldi.Ho iniziato nel 2009 con i primi bitcoin che mi venivano regalati,poi successivamente e regolarmente ne ho acquistati ogni anno fino al 2015 facendo del mining,poi ho iniziato ad acquistare altre criptovalute,nel tempo ho guadagnato più del 400%.Oggi offro anche a Voi questa possibilità,limitata a dieci persone,con un capitale minimo d'investimento di 50 mila euro,se non li avete potete fare una cooperazione tra più persone,fino ad arrivare alla cifra da me stabilita.Per la gestione ci penserò  io,ad un costo annuo da stabilire in base all'investimento effettuato,è possibile acquistare le criptovalute con conto corrente bancario-paypal-carte di credito e di debito.Creerò il vostro wallet(portafoglio virtuale)dove potete vendere-acquistare conservare le vostre criptovalute,perchè se si lasciano sulle piattaforme di scambio,si rischia il furto da parte di hacker senza scrupoli.Contattatemi a questa e-mail:damvolo@alice.it

Cosa si rischia ad investire in criptovalute

CRIPTOVALUTE: nessuno ti suggerisce di investire ...sei tu che vuoi farlo e te ne assumi le tue responsabilita'!!!
una volta che lo hai fatto e sei cosciente di poter perdere tutto..... ecco, solo allora ti posso aiutare! 
ma se perdi sono problemi solo e unicamente tuoi! 
SIAMO FRA I POCHISSIMI CHE SU QUESTE COSE PARLANO CHIARO..NON COME CERTI INCANTATORI DI SERPENTI FRA PROMOTORI E BANCARI.Ora puoi continuare a leggere questo blog,oppure allontanarti il più velocemente possibile.