giovedì 27 febbraio 2020
Le criptovalute sono il sistema bancario degli anarchici e delle persone comuni
Le criptovalute sono il sistema bancario degli anarchici e delle persone comuni
"Le criptovalute sono per i ricchi", questo mito dannoso fa sì che le persone ne siano sospettose. Un numero impressionante di utenti ha fatto fortuna scommettendoci sin da subito o investendo con astuzia, è vero, ma il principale beneficiario delle criptovalute è stata la gente comune. Esse livellano il campo di gioco finanziario tra i ricchi e la classe operaia.
È relativamente facile per i ricchi preservare la privacy, evitare una tassazione alta ed essere trattati bene dagli istituti finanziari. Hanno avvocati, commercialisti e altri esperti che custodiscono con zelo i loro interessi. Hanno conti bancari esteri, partecipazioni diversificate e scappatoie fiscali. Per i ricchi è anche facile diventare investitori accreditati, uno status legale che apre l'accesso agli investimenti più redditizi, come le azioni nelle start-up.
Al contrario la persona media gestisce essa stessa i propri soldi, o li fa gestire da un fondo per l'impiego, come un piano di previdenza registrato. Non può permettersi di consultare esperti, figuriamoci assumerli a tempo pieno. Non ha un conto bancario estero, nessun investimento degno di nota, né agevolazioni fiscali significative. È estremamente difficile diventare un investitore accreditato, il che la esclude dalle opportunità più redditizie. Il sistema è truccato per andare contro gli interessi finanziari della gente media.
Le criptovalute rappresentano un punto di svolta. Richiedono solo una comprensione di base del loro funzionamento e questo è disponibile gratuitamente su una moltitudine di siti che forniscono manuali di istruzioni, tutorial video, esperti online, forum di utenti e articoli su come iniziare e come proteggersi. Con un modesto investimento di tempo e denaro, la persona media può diventare il proprio banchiere, controllare la propria ricchezza, accedere ai mercati globali e sfuggire alla tirannia del sistema finanziario statalista.
Per apprezzare meglio i vantaggi che offrono le criptovalute alle persone medie basta guardare al passato e vedere quanto fosse difficile avere libertà finanziaria.
Anthony L. Hargis, banchiere di anarchici e gente media
Per circa ventotto anni, fino alla sua breve prigionia nel 2004, Anthony L. Hargis ha gestito una banca a Fountain Valley, in California, frequentata da libertari; il fondo azionario si chiamava Anthony Hargis & Company (ALH & Co). Una warehouse bank è quella che nasconde singole transazioni e identità dei clienti mescolando fondi che vengono depositati e pagati attraverso un altro istituto finanziario. Le warehouse bank sono spesso utilizzate per evitare gli oneri fiscali, pertanto l'occultamento delle identità dei depositanti è l'aspetto chiave sia del valore della banca che della sua presunta criminalità.
Negli Stati Uniti l'Internal Revenue Service (IRS) persegue in modo aggressivo le warehouse bank. Un comunicato del Dipartimento di Giustizia del 16 marzo 2004, "Presunto promotore di frode fiscale mandato in prigione", dichiarava:
La scorsa settimana il Dipartimento di Giustizia ha fatto causa a Hargis, sostenendo nei documenti giudiziari che la sua warehouse bank accetta fondi da circa 253 clienti e quindi inserisce i fondi combinati in nove conti bancari commerciali, intestati a suo nome o ai nomi dei suoi associati. Hargis utilizza quindi i conti bancari commerciali per firmare assegni e pagare i conti dei clienti. I conti bancari commerciali sono intestati a Hargis e ai suoi associati, il che rende difficile per le autorità rintracciare le entrate, le attività, le spese e le identità dei clienti. La denuncia sostiene che i clienti di Hargis, situati tutti negli Stati Uniti, ma principalmente in California, devono pagare circa 24 milioni di dollari di tasse federali evase.
Hargis offriva anche altri servizi. I clienti potevano investire in azioni di ALH & Co, ad esempio; potevano mantenere conti denominati in oro o in dollari su cui potevano essere scritti “ordini di trasferimento” (assegni); ALH & Co fungeva da depositario ed emetteva assegni bancari FDIC per pagare i conti di quei clienti che richiedevano tale servizio.
Phil Osborn, uno stretto collaboratore di Hargis, ha spiegato la motivazione del suo amico: "L'attenzione di Anthony, allora ed ora, era rivolta alla disonestà e alla frode perpetrata dal Federal Reserve System, che considerava una gigantesca truffa e uno Schema Ponzi sostenuto dalla violenza armata degli Stati Uniti e dalla sua cabala internazionale".
Sebbene non sia mai stato accusato di un crimine, Hargis ha trascorso circa sei mesi in prigione; o, piuttosto, il suo crimine era rifiutarsi di consegnare i registri dei clienti e delle società a varie agenzie federali, in particolare l'IRS. Mentre Hargis era incarcerato, le agenzie gli hanno confiscato le sue proprietà, compresi tutti i depositi dei clienti, e gli hanno rubato i suoi archivi. Hanno sequestrato l'ufficio di ALH & Co, nonché tutti i suoi indirizzi postali o e-mail e il suo numero di telefono. Hargis aveva avvisato la sua base di clienti. "Ciò significa che tutti coloro che tentano di comunicare con me al mio vecchio indirizzo si vedranno rispondere dall'IRS". I beni sono stati infine assegnati all'IRS dal tribunale, compresi i conti in banche estere.
I clienti e gli azionisti di ALH & Co sono stati contattati da agenti governativi, con l'emissione di un invito a comparire. (Nota: tale invito fa riferimento ad una base di clienti diverse composta da 1190 unità che utilizzavano servizi diversi rispetto ai 253 sopraccitati.)
In un aggiornamento del 16 marzo 2006, Osborn diceva: "L'ultima volta che l'ho sentito parlare, Anthony è senza un soldo e deve ancora all'IRS circa $30 milioni. Il suo patrimonio totale, al momento in cui i federali sequestrarono tutto, valeva circa $7 milioni. I sequestri hanno comportato la perdita di una buona parte di tali beni (quando varie aziende hanno chiuso, ecc.), lasciando forse $2 milioni dalla liquidazione finale".
Libertà finanziaria per tutti grazie alle criptovalute
ALH & Co offriva molti degli stessi vantaggi delle criptovalute: privacy, protezione dalle banche tradizionali e dallo stato, ed una maggiore capacità di controllo della ricchezza. Dato che si trattava di mattoni e malta, l'utilizzo di ALH & Co comportava rischi: molestie da parte dello stato, confisca di ricchezza, multe e possibili arresti. Dopo la sua liberazione dal carcere, Hargis ha avvertito i suoi ex-clienti:
Per favore capite, è in gioco la vostra vita qui, letteralmente. Lo stato è davvero risentito dal fatto che abbiamo salvaguardato i diritti delle persone per ventotto anni; ed è determinato a farci diventare un esempio.
Tutti quelli associati ad ALH & Co conoscevano i rischi.
Chi erano i clienti di Hargis? I ricchi, ma la maggior parte era costituita da lavoratori medi o piccoli imprenditori che non erano né ricchi né poveri. Osborn ne descrisse uno: "Bruce, che era un mio amico, anche se non molto vicino, gestiva una piccola attività di stampa, specializzata in stampe di alta qualità, che aveva preso un prestito da ALH & Co. e poi ripagato. Su questa base, per quanto ne so, Bruce è stato accusato di essere una sorta di co-cospiratore con il malvagio impero criminale di Anthony e nel 2004 è stato multato per un milione di dollari. L'intero patrimonio dell'azienda, che ovviamente rischiava come tante piccole tipografie tradizionali nell'era digitale". Bruce è morto di insufficienza cardiaca prima dei 50 anni.
I clienti erano in gran parte persone nella media che riconoscevano la palese ingiustizia delle banche tradizionali; erano persone che lavoravano onestamente e che decidevano di conservare ciò che guadagnavano.
Conclusione
Le criptovalute rappresentano la libertà finanziaria senza il rischio assunto dai clienti di ALH & Co. Erano in pericolo perché Hargis era una terza parte fidata, una rara in verità visto che era davvero degna di fiducia. Una terza parte fidata è il punto in cui le transazioni sono più vulnerabili, perché sono più visibili ai criminali, incluso lo stato. La bellezza di Bitcoin è che ha rimosso il "problema" delle terze parti dalle transazioni e questo ha rimosso la maggior parte della vulnerabilità.
È la persona media che non ha un avvocato o un contabile che ha più bisogno di controllare la propria ricchezza. Può farlo attraverso un wallet privato sul proprio disco rigido, attraverso la crittografia e la conoscenza. Un wallet protetto e privato non può essere saccheggiato allo stesso modo in cui è accaduto ad ALH & Co. I federali fecero irruzione in quegli uffici con mitragliatrici e giubbotti antiproiettile credendo di dover fermare il riciclaggio di denaro e lo spaccio di droga. Invece trovarono Hargis ed i suoi dipendenti vestiti in modo normale e che conducevano affari con gente comune. Non è un caso infatti che ha vinto la sua battaglia in tribunale.
Al contrario, le criptovalute peer-to-peer consentono agli utenti di sedersi davanti il proprio computer, in privacy e comfort, ed investire quanto è loro possibile. Niente mitragliatrici, niente giubbotti antiproiettile. Coloro che utilizzano le criptovalute godono della stessa libertà dei clienti di ALH & Co nei giorni d'oro dell'azienda, però senza rischi e con molta più efficienza. Le criptovalute offrono alla gente media la stessa protezione di cui godono i miliardari. Esse rappresentano il grande livellatore finanziario.
martedì 18 febbraio 2020
La narrazione e la filosofia delle criptovalute

“Le banche centrali di Gran Bretagna, Giappone, Europa, Svezia e Svizzera si sono raggruppate per valutare i potenziali casi d'uso delle valute digitali. La discussione su tale argomento ha guadagnato slancio dopo che Facebook lo scorso anno ha annunciato l'intenzione di introdurre una criptovaluta chiamata Libra” - CNBC. Alla luce di tali sviluppi, è evidente che coloro che considerano le criptovalute un motore di libertà stanno perdendo il controllo della narrativa alla base.
La narrazione che alimenta una valuta digitale peer-to-peer
"La narrazione" è un concetto importante perché coloro che la controllano hanno maggiori probabilità di determinarne il risultato. Una volta strettamente associato al politically correct, il termine è diventato mainstream negli ultimi anni. La narrazione è la storia di qualcosa (un problema, un'idea), ma significa di più che correlare i fatti. Nella filosofia postmoderna, da cui il politically correct attinge fortemente, la narrazione crea la realtà; crea i fatti. La storia predominante diventa la cultura e la verità di una società. In altre parole, la narrazione definisce la realtà, non viceversa. Questo è uno dei motivi per cui la sinistra è così preoccupata dal controllo di parole ed idee; parole ed idee controllano la realtà stessa.
La maggior parte delle persone usa "la narrazione" in un modo più casuale per indicare una storia che ha un approccio o un tono specifici. Le narrazioni di sinistra e di destra si combattono a vicenda su determinate questioni, ad esempio. Tuttavia il termine conserva parte del suo significato originale. Dare contesto e interpretazione ad un problema definisce ciò che le persone considerano vero. A sua volta la percezione del pubblico in generale influenza gli eventi o i fatti che seguono, specialmente in assenza di una narrazione in competizione. Questo è il motivo per cui gli stati censurano: vogliono eliminare le "verità" concorrenti.
Questo processo si applica anche alle criptovalute. La narrazione della libertà può definire il risultato e quando diventa efficace nel farlo, è probabile la censura; al momento però non è necessaria perché coloro che sostengono che le criptovalute siano un motore di libertà stanno perdendo il controllo della narrazione. Poche cose sono così importanti per il futuro delle criptovalute e una di queste è recuperare la visione originale di Bitcoin sulla libertà finanziaria, alla luce soprattutto del contesto e dell'interpretazione dominanti: lo statalismo.
Libertà attraverso la decentralizzazione
Fortunatamente la libertà gode di un netto vantaggio: le meccaniche delle criptovalute la favoriscono fortemente. La decentralizzazione conferisce potere economico alla persona media che a suo piacimento trasferisce ricchezza in tutto il mondo, e l'unica cosa di cui ha bisogno è solo la protezione di una solida crittografia. Eppure lo stato potrebbe vincere; alcuni credono che lo abbia già fatto.
Le criptovalute hanno bisogno di una narrazione potente sulla libertà. Bisogna ricordare le loro radici. È in gioco molto più della libertà finanziaria: ogni altra libertà si basa sulla capacità delle persone di controllare la propria ricchezza. Ogni volta che viene esplorato un aspetto delle criptovalute che favorisce il libero mercato, tale narrazione si espande e gli utenti si avvicinano all'indipendenza.
Stabilire la narrazione
Il primo passo per stabilire una narrazione a favore della libertà è rifiutare l'affermazione secondo cui Bitcoin è semplicemente l'ennesimo strumento di investimento o per fare soldi. Di certo questa è una funzione delle criptovalute, e per alcune persone potrebbe essere l'unica funzione, ma questo è un commento sulla loro psicologia o sui loro motivi, non sulla natura intrinseca delle criptovalute. L'affermazione è anche pericolosa; apre le porte al controllo statale, perché la stragrande maggioranza delle istituzioni finanziarie sono ora sotto la sua autorità in una forma o nell'altra e il loro utilizzo tende a legittimare la loro esistenza. Questa è una storia che deve cambiare.
Di gran lunga la migliore narrazione sulla libertà è la verità stessa: le criptovalute resistono al controllo e hanno il vantaggio pratico di rappresentare la realtà. L'approccio migliore a questa narrazione è quello di ricordare le basi delle criptovalute, in modo semplice e chiaro, e poi costruire il resto su tale struttura.
Spesso si discute delle criptovalute in termini economici, politici o tecnici, ma Aristotele affermava che "tutte le cose sono filosofiche". Cioè, il fondamento di tutto, compresa la tecnologia, è di natura filosofica, perché la filosofia invita a porsi le domande più fondamentali su una determinata cosa.
La filosofia delle criptovalute
La filosofia non è arcana o d'élite. La filosofia greca classica era solita svolgere la stessa funzione che la psicologia svolge oggi; insegnava quei principi per vivere una vita migliore. La filosofia può essere suddivisa in tre grandi categorie: metafisica, epistemologia ed etica. La metafisica si occupa dei principi prima, o natura della realtà, e della relazione tra ciò che esiste, comprese le astrazioni. L'epistemologia è la teoria della conoscenza umana, in particolare la sua acquisizione, validazione e portata. L'etica è la branca della conoscenza che affronta i principi morali che governano il comportamento. Tre domande catturano la relazione tra queste categorie. Che cosa esiste? Come lo so? E allora?
La "filosofia delle criptovalute" richiederebbe una spiegazione lunga un libro, ma un breve assaggio è d'obbligo applicando velocemente le tre categorie alle criptovalute.
Metafisica. La metafisica ritorna ogni volta che qualcuno accusa le criptovalute di non essere reali perché si basano sul "nulla". Questo è un attacco metafisico tanto quanto economico o politico.
In questi giorni l'accusa non è generalmente scagliata contro la blockchain, che è stata ampiamente adottata da aziende e stati. L'efficienza della blockchain significa che continuerà a diffondersi in ogni angolo della vita e le cose utili che sfornerà acquisiranno automaticamente lo status di "cose reali".
L'altro aspetto delle criptovalute, la coin, è una questione diversa. Le criptovalute senza un supporto fisico, come l'oro o un paniere di valute fiat, sono spesso definite "irreali". Chiaramente questa affermazione non è vera. Alla radice delle criptovalute c'è un algoritmo, una serie di comandi informatici che producono un risultato. In questo caso il risultato è una moneta accettata come mezzo di scambio. Indipendentemente dal fatto che la gente le consideri denaro valido o meno, le criptovalute sono sicuramente reali. Come per il denaro fiat, il loro valore si basa sull'accettazione da parte della gente; a differenza del denaro fiat la loro accettazione non avviene con la forza.
Libertà dalla finanza mainstream
Nel suo saggio "Bitcoin Equals Freedom", Ross Ulbricht ha sottolineato un altro valore su cui si basa il "qualcosa" delle criptovalute: la libertà dalle autorità finanziarie, in particolare dalle banche centrali.
Sembra che Bitcoin sia apparso come per magia e, senza un valore precedente o un decreto autorevole, è diventato denaro. Ma Bitcoin non è apparso dal nulla, era una soluzione ad un problema con cui i crittografi hanno lottato per molti anni: come creare denaro digitale senza un'autorità centrale, che non potesse essere falsificato e di cui ci si potesse fidare.
Epistemologia. Cosa significa verità nel mondo delle criptovalute e come lo sanno gli esseri umani? La verità delle criptovalute e della blockchain è che funzionano. Meglio funzionano, più diventano veri. Gli esseri umani sanno quando le criptovalute e la blockchain sono vere perché funzionano. Ogni volta che la blockchain fornisce e conserva informazioni, è simile ad una prova di principio.
Etica. Questo aspetto è contenuto nella struttura delle criptovalute, ovvero, è un'estensione della sua realtà (metafisica) e di come funziona la sua verità (epistemologia). Le criptovalute sono intrinsecamente decentralizzate e interamente volontarie. Inoltre Bitcoin non può essere centralizzato e controllato da una sola mano o autorità, e nessuno può essere costretto ad usarla. Le criptovalute di libero mercato sono controllate dai singoli utenti che accettano di effettuare scambi e cooperare a reciproco vantaggio. È una pura espressione di non violenza. Questa è la base etica.
L'unico modo per introdurre la violenza è attraverso il crimine, come l'hacking di un wallet. In realtà il crimine introdotto è il controllo statale; anche così, però, lo stato non può imporre la propria volontà su Bitcoin, solo sulle persone che lo usano. Bisogna capire la narrazione della libertà.
L'articolo di Ulbricht conclude: "La promessa di libertà e il fascino del destino hanno stimolato la prima comunità. Bitcoin è stato consciamente, ma spontaneamente, assorbito come denaro mentre nessuno stava guardando e il nostro mondo non sarà mai più lo stesso".
Bitcoin è stato creato per soddisfare una promessa di libertà e il fascino del destino. È stato forgiato da crittografi che non sapevano che sarebbe diventato una valuta popolare e un investimento. Il suo valore in denaro non dovrebbe mai essere denigrato, ma quelli che lo vedono solo così non hanno ragione. La narrazione della libertà deve impegnarsi di più per spiegarlo.
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